Tecnologia
Spotify ha sottolineato il suo investimento iniziale nell’intelligenza artificiale per creare esperienze personalizzate
(Reuters) – Il CEO di Meta Mark Zuckerberg e il CEO di Spotify Daniel Ek hanno criticato la normativa europea sull’intelligenza artificiale open source, affermando che il continente rischia di restare indietro a causa di norme complesse.
L’Europa, che “ha più sviluppatori open source dell’America”, è ben posizionata per sfruttare al meglio l’ondata di intelligenza artificiale open source, hanno affermato i CEO in una dichiarazione congiunta di venerdì.
“Tuttavia, la sua struttura normativa frammentata, costellata da un’implementazione incoerente, ostacola l’innovazione e frena gli sviluppatori”.
Gli amministratori delegati hanno affermato che il settore tecnologico in Europa si trova ad affrontare “regolamentazioni sovrapposte e linee guida incoerenti su come rispettarle”, anziché regole chiare.
Un quadro normativo semplificato non solo accelererebbe la crescita dell’intelligenza artificiale open source, ma fornirebbe anche supporto agli sviluppatori europei e all’ecosistema più ampio dei creatori, hanno affermato.
A giugno, l’autorità irlandese per la privacy ha chiesto a Meta di non lanciare per il momento i suoi modelli di intelligenza artificiale in Europa, dopo che all’azienda è stato chiesto di rinviare i piani di sfruttamento dei dati degli utenti di Facebook e Instagram.
Date le attuali normative, Meta non sarà in grado di rilasciare in Europa i suoi prossimi modelli di intelligenza artificiale, come Llama multimodal, in grado di comprendere le immagini.
Ciò significherebbe che gli europei si ritroverebbero “con un’intelligenza artificiale creata per qualcun altro”, hanno affermato i CEO.
Spotify ha sottolineato il suo investimento iniziale nell’intelligenza artificiale per creare esperienze personalizzate per gli utenti, che ha portato al successo del servizio di streaming.
Le leggi concepite per aumentare la sovranità e la competitività europea stanno ottenendo l’effetto opposto, hanno affermato, aggiungendo che l’Europa dovrebbe “semplificare e armonizzare le normative sfruttando i vantaggi di un mercato unico ma diversificato”.
Gli amministratori delegati hanno concluso che l’Europa ha bisogno di un nuovo approccio, con politiche più chiare e un’applicazione più coerente, aggiungendo che nel suo attuale percorso perderà “un’opportunità irripetibile”.
La Commissione europea non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento da parte di Reuters.
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